nota: la canzone principale "If you want to sing out, sing out"
di Cat Stevens, la trovi sul mio podcast
Chiara Mente parla alla gente.
Nella lingua della gente
Vorrebbe far parlare la gente.
Nell’ascolto della gente.
Di chi è stufo
Di chi è stanco
Di chi non crede più
Di chi “tanto so tutti uguali”
Di chi è assuefatto
Di chi cambia paese
Di chi qualunquista (pensa solo all’orticello suo)
Di chi anestetizzato
Di chi ha perso la fiducia
Di chi “c’hanno rubato il futuro”
Di chi non sa l’italiano
Di chi non gliene frega niente
Di chi non vota più
Di chi cerca una raccomandazione
Perché ‘lo sai come funziona’
Di chi sa che l’Italia è un paese per vecchi
Di chi sa che è tutto inutile
Di chi sa che questo è un paese che va al contrario
E non sa viverci
Di chi se ne sbatte di Saviano
Di chi non sopporta Saviano
Di chi ama Saviano
Ma non esiste solo lui, e prima di lui c’è stato qualcun’altro
Di chi vive in pace con la mafia, la ‘ndrangheta e la camorra tanto c’è la P2 e
se cambi canale c’è pure la P3
Di chi “senza una conoscenza in questo paese non vai da nessuna parte”
manco per fare il netturbino, scusate l’operatore ecologico
l’ausiliario e l’infermiere figuriamoci il dottore
la ricerca poi è solo per le sensibilizzazioni televisive
Perché l’Italia è connivenza, fratellanza
Di chi sa che c’è stata la P38
Di chi ha figli, mogli, madri, amanti, padri, amici, parenti morti innocenti
Di chi non ha soldi e neanche la MasterCard
Di chi ‘deve arriva’ baffone’
Di chi ‘era meglio quando se stava peggio’
Di chi pensa che popolo sia una parola di sinistra
Di chi pensa che il popolo e’ plebe
Di chi non pensa
Di chi vorrebbe tre partiti, senza troppe sfumature
Di chi “fuori i neri, fuori i rom, i rumeni e tutti quelli che puzzano”
Di chi “ci rubano il lavoro, l’asilo, le case”.
Di chi “ma tutti qua devono venì?”
Di chi ‘poveretti ma dove vanno?’
E’ vero c’è una gran confusione, serve un po’ di ordine ma ordine chissà perché è parola di destra
La destra detta ordini, la sinistra lascia liberi
Ma codici e i diritti vanno rispettati,
E, qui, in Italia, da almeno vent’anni, nessun diritto è rispettato
Non è esattamente così, ma la sensazione è questa
Del popolo che non ama sentirsi ‘popolo’
Chiara prende l’autobus e il suv
C’ha i debiti
C’ha i soldi
Va in bici
Ma non fa la raccolta differenziata, tanto non serve a niente
Mangia biologico e fa la raccolta differenziata, almeno a qualcosa serve
Guarda Santoro e s’incazza
Guarda Vespa e s’incazza
Guarda Benigni e s’incazza
Allora guarda Ballando con le stelle, almeno c’è Paolo Rossi
Tanto c’è Sky
Ah l’aveva detto Pasolini!!
Di chi non sa che Pasolini stava dalla parte dei poliziotti, perché, ‘popolo’
Di chi ‘”basta con Roma ladrona, riprendiamoci il nord!”
Di chi “c’avete depredato il Sud!”
Chiara Mente si trova nei luoghi comuni
Bar, ristoranti, cinema, teatri, piazze, centri commerciali
Chiara Mente Non ha colore
(al massimo il tricolore)
Ha il colore dei diritti
Chiara Mente è lo pseudonimo di tre persone che condividendo il pensiero di sensazione di vuoto politico e civile che ci avvolge, tra la voglia di urlare il disagio e la frustrazione di sentirsi immobili, cercavano il modo di esprimersi, l’urgenza di non stare solo a guardare, il vuoto civile di questo periodo storico, hanno provato a ’sussurrare’.
Navigando tra le pagine di internet, sfogliando articoli, imbattendosi in autori, scrittori, blog di persone comuni, alla ricerca di un non precisato input e raccogliendo testimonianze e voci di simile disagio, voci autorevoli e non, senza bandiere, se non il tricolore ormai un po’ spento, s’imbattono nel libro di Wally Tostini, “Tutto quello che gli uomini hanno capito delle donne” casualmente, cercavano altro ma digitando le parole ‘Tutto quello che…’ Ed ecco che l’dea prende forma, il vuoto come meglio rappresentarlo? Un libro bianco e così come pulcinella scherzando scherzando è nato Top Secret. Piccola provocazione con l’ambizione che quelle pagine siano scritte da tutti quelli che hanno voglia, tramite email e poi altra ambizione forse peccando di utopia, di pubblicarlo con i pensieri e le parole di chi ha scritto. Il libro bianco rimane per qualsiasi uso se ne voglia fare, cartaceo, pagine bianche da usare come taccuino, blocco per schizzi, note, lista della spesa, appunti di viaggio, ricette, diario…