E poi dici non ci capisco più niente, il mondo s'è rivoltato, signora mia...

E poi dici non ci capisco più niente, il mondo s'è rivoltato, signora mia...

"Piccoli crimini della coscienza: i comportamenti ambigui sono il sintomo di un forte disagio sociale e psichico.
Invadono la morale quotidiana, i giochi della politica, il linguaggio delle passioni"
Simona Argentieri "L'ambiguità"

sabato 26 marzo 2011

Harold and Maude, uno dei miei film preferiti

tratto da You Tube

Quando sei un pò giù, quando la giornata è un pò no, fanne uso, è un'ottima terapia
(Harold and Maude di Hal Ashby, 1971)
nota: la canzone principale "If you want to sing out, sing out"
di Cat Stevens, la trovi sul mio podcast


venerdì 25 marzo 2011

giovedì 24 marzo 2011

Un'artista, nuova, grande, dai toni fragili, forti, sensuali

 
Ho cercato nel vocabolario dei sinonimi di grande, per non ripertermi (importante, ingente, persona di valore, considerevole,eccellente, esemplare, valanga...) bè per me, sinonimo di grande artista è Elisabetta Spada, in arte Kiss and drive, progetto musicale vivo da poco, nato da tanto. qualcosa di nuovo, qualcosa di tanto. tu chiamale se vuoi, emozioni
A Elisabè auguri, sò d'accord  con te, My mood changes
Bellissima voce, animale da palco
Sinonimi: eccitante, affascinante, ammaliante_Vedi anche: provocante, stuzzicante
Sinonimi: fascino, attrattiva_Vedi anche: allettamento, attrazione, incanto, richiamo, seduzione, charme

Roma, comunque, Roma

A Remo Remotti
Negli anni cinquanta io me ne andai, come oggi i ragazzi vanno in India, vanno via, anch’io me ne andai nauseato, stanco da questa Roma del dopoguerra, io allora a vent’anni, mi trovavo di fronte a questa situazione, andai via da questa Roma anni 50.
E me andavo da quella Roma addormentata, da quella Roma puttanona, borghese, fascistoide, quella Roma del volemose bene, annamo avanti, quella Roma delle pizzerie, delle latterie, dei sali e tabacchi, degli erbaggi e frutta, quella Roma dei mostaccioli e caramelle, dei supplì, dei lupini, dei maritozzi colla panna, senza panna, delle mosciarelle
me andavo da quella Roma dei pizzicaroli, dei portieri, dei casini, dei casini, delle approssimazioni, degli imbrogli, degli appuntamenti ai quali non si arriva mai puntuali, dei pagamenti che non vengono effettuati, quella Roma dei funzionari dei ministeri, degli impiegati, dei bancari, quella Roma dove le domande erano sempre già chiuse, dove ce voleva ‘na raccomandazione
me andavo da quella Roma dei pisciatoi, dei vespasiani, delle fontanelle, degli ex-voto, quella Roma della circolare destra e della circolare sinistra, delle mille chiese, delle cattedrali fuori le mura, dentro le mura, quella Roma delle suore, dei frati, dei preti, dei gatti
me andavo da quella Roma degli attici colla vista, la Roma di piazza Bologna, di Via Veneto, di via Gregoriana, quella dannunziana, quella eterna, quella di giorno, quella di notte, quella turistica, la Roma dell’orchestrina a piazza Esedra, la Roma di Propaganda Fide, la Roma fascista di Piacentini
me andavo da quella Roma che ci invidiano tutti, la Roma caput mundi, del Colosseo, dei Fori imperiali, di piazza Venezia, dell’Altare della patria, dell’Università di Roma, quella Roma sempre col sole estate e inverno, quella Roma ch’è meglio di Milano
me andavo da quella Roma dove la gente orinava per le strade, quella Roma fetente e impiegatizia, dei mille bottegai, de Iannetti, di Gucci, di Ventrella, di Bulgari, di Schostal, di Carmignani, di Avegna, quella Roma dove non c’è lavoro, dove non c’è ‘na lira, quella Roma der còre de Roma
me andavo da quella Roma della Banca Commerciale Italiana, del Monte di Pietà, di …chi cazzo, di campo de’ Fiori, di Piazza Navona, quella Roma che c’hai ‘na sigaretta, e prestame cento lire, quella Roma del Coni, del Concorso ippico, quella Roma del Foro che portava e porta ancora il nome di Mussolini, me n’andavo da quella Roma di merda!
Mamma Roma! Addio.

mercoledì 23 marzo 2011

DNA

DNA
ce l'abbiamo nel DNA
mafia
il popolo vive nel tessuto mafioso
"che c'hai un medico amico?"
"puoi mettere una buona parola per me?'"
DNA
e non solo il popolo
anche nei salotti
DNA
ora dirò il blasfemo
dirò che la mafia è il secondo stato
che protegge chi dallo stato non si sente protetto
e non è il delinquente
è il buon padre di famiglia
che va in chiesa

e nel DNA abbiamo
il "volemose bene"


Guardiamo la nostra storia
e non stupiamoci del Presidente del Consiglio 
che abbiamo
stupiamoci di aver lasciato obnubilarci la coscienza
stupiamoci incazziamoci con chi ha lasciato fare
con chi, in quanto opposizione, non si è opposto
stupiamoci di aver perso il buon senso 

  


A proposito dell'Unità d'Italia

leggete http://www.edizpiemme.it/libri/terroni-9788856612738

giovedì 17 marzo 2011

Adesso basta. I capitolo

Adesso basta. Il momento è arrivato. Non più attese. Mi fermo, nel 'qui e ora'. E parlo.
RAI divide et impera. Lavoro in RAI. e ve ne parlerò.

Stufa che l'urlo si strozzi in gola.
Orfani di un etica. Soli. Educati al menefreghismo, opportunismo, maleducati al rispetto, anche di noi stessi, noi popolo italiano.

giovedì 3 marzo 2011

Un libro da scrivere

Chiara Mente. Autrice di Top Secret

Chiara Mente parla alla gente.

Nella lingua della gente

Vorrebbe far parlare la gente.

Nell’ascolto della gente.

Di chi è stufo

Di chi è stanco

Di chi non crede più

Di chi “tanto so tutti uguali”

Di chi è assuefatto

Di chi cambia paese

Di chi qualunquista (pensa solo all’orticello suo)

Di chi anestetizzato

Di chi ha perso la fiducia

Di chi “c’hanno rubato il futuro”

Di chi non sa l’italiano

Di chi non gliene frega niente

Di chi non vota più

Di chi cerca una raccomandazione

Perché ‘lo sai come funziona’

Di chi sa che l’Italia è un paese per vecchi

Di chi sa che è tutto inutile

Di chi sa che questo è un paese che va al contrario

E non sa viverci

Di chi se ne sbatte di Saviano

Di chi non sopporta Saviano

Di chi ama Saviano

Ma non esiste solo lui, e prima di lui c’è stato qualcun’altro

Di chi vive in pace con la mafia, la ‘ndrangheta e la camorra tanto c’è la P2 e

se cambi canale c’è pure la P3

Di chi “senza una conoscenza in questo paese non vai da nessuna parte”

manco per fare il netturbino, scusate l’operatore ecologico

l’ausiliario e l’infermiere figuriamoci il dottore

la ricerca poi è solo per le sensibilizzazioni televisive

Perché l’Italia è connivenza, fratellanza

Di chi sa che c’è stata la P38

Di chi ha figli, mogli, madri, amanti, padri, amici, parenti morti innocenti

Di chi non ha soldi e neanche la MasterCard

Di chi ‘deve arriva’ baffone’

Di chi ‘era meglio quando se stava peggio’

Di chi pensa che popolo sia una parola di sinistra

Di chi pensa che il popolo e’ plebe

Di chi non pensa

Di chi vorrebbe tre partiti, senza troppe sfumature

Di chi “fuori i neri, fuori i rom, i rumeni e tutti quelli che puzzano”

Di chi “ci rubano il lavoro, l’asilo, le case”.

Di chi “ma tutti qua devono venì?”

Di chi ‘poveretti ma dove vanno?’

E’ vero c’è una gran confusione, serve un po’ di ordine ma ordine chissà perché è parola di destra

La destra detta ordini, la sinistra lascia liberi

Ma codici e i diritti vanno rispettati,

E, qui, in Italia, da almeno vent’anni, nessun diritto è rispettato

Non è esattamente così, ma la sensazione è questa

Del popolo che non ama sentirsi ‘popolo’

Chiara prende l’autobus e il suv

C’ha i debiti

C’ha i soldi

Va in bici

Ma non fa la raccolta differenziata, tanto non serve a niente

Mangia biologico e fa la raccolta differenziata, almeno a qualcosa serve

Guarda Santoro e s’incazza

Guarda Vespa e s’incazza

Guarda Benigni e s’incazza

Allora guarda Ballando con le stelle, almeno c’è Paolo Rossi

Tanto c’è Sky

Ah l’aveva detto Pasolini!!

Di chi non sa che Pasolini stava dalla parte dei poliziotti, perché, ‘popolo’

Di chi ‘”basta con Roma ladrona, riprendiamoci il nord!”

Di chi “c’avete depredato il Sud!”

Chiara Mente si trova nei luoghi comuni

Bar, ristoranti, cinema, teatri, piazze, centri commerciali

Chiara Mente Non ha colore

(al massimo il tricolore)

Ha il colore dei diritti

Chiara Mente è lo pseudonimo di tre persone che condividendo il pensiero di sensazione di vuoto politico e civile che ci avvolge, tra la voglia di urlare il disagio e la frustrazione di sentirsi immobili, cercavano il modo di esprimersi, l’urgenza di non stare solo a guardare, il vuoto civile di questo periodo storico, hanno provato a ’sussurrare’.

Navigando tra le pagine di internet, sfogliando articoli, imbattendosi in autori, scrittori, blog di persone comuni, alla ricerca di un non precisato input e raccogliendo testimonianze e voci di simile disagio, voci autorevoli e non, senza bandiere, se non il tricolore ormai un po’ spento, s’imbattono nel libro di Wally Tostini, “Tutto quello che gli uomini hanno capito delle donne” casualmente, cercavano altro ma digitando le parole ‘Tutto quello che…’ Ed ecco che l’dea prende forma, il vuoto come meglio rappresentarlo? Un libro bianco e così come pulcinella scherzando scherzando è nato Top Secret. Piccola provocazione con l’ambizione che quelle pagine siano scritte da tutti quelli che hanno voglia, tramite email e poi altra ambizione forse peccando di utopia, di pubblicarlo con i pensieri e le parole di chi ha scritto. Il libro bianco rimane per qualsiasi uso se ne voglia fare, cartaceo, pagine bianche da usare come taccuino, blocco per schizzi, note, lista della spesa, appunti di viaggio, ricette, diario…